Lo so, come titolo è veramente molto pretenzioso. È passato diverso tempo, di cose ne ho fatte tante, te lo assicuro, e spero di raccontartele tutte. Eppure niente mi è rimasto nel cuore come questo viaggio lungo la costa portoghese, il lontano Ovest d’Europa, l’Algarve.
Un po’ di sana geografia prima di partire
Siamo nel punto più ad ovest del nostro continente, Algarve infatti viene dall’arabo e significa proprio “l’Ovest”, a memoria di un passato che l’ha vista araba, romana, spagnola, e poi infine semplicemente portoghese. Stiamo per fare il bagno nell’Oceano Atlantico.
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Tappa uno: Cacela Velha
Piccolissima, con molta probabilità finirà a breve tra i Patrimoni dell’Umanità, tutta avvolta tra le mura della sua fortezza difensiva, è una cittadina in cui il tempo non esiste. Esiste soltanto l’incedere e il ritrarsi del fenomeno delle maree, dovute alla sua conformazione lagunare. Appena arrivati la spiaggia era una distesa dorata, al nostro rientro ormai l’acqua arrivava alla cintola. Quello che colpisce di più è sicuramente il dialogo meraviglioso tra i vari colori della natura semplice ma immensa che caratterizza il luogo. Una barca diceva “Ja estou aqui”, Io resto qui, ed è effettivamente difficile pensare di andare via .
Tappa due: un salto a Tavira
La prima giornata è passata così, conoscendo l’Oceano e godendo della tranquillità di Cacela Velha, con il calare del sole abbiamo iniziato però il nostro vero viaggio. Prima tappa: Tavira. Siamo rimasti il tempo di una breve conoscenza con le birre del posto e di un bel tramonto dall’alto della sua roccaforte. Qui senti davvero l’influenza moresca, tra case ricche di piastrelle e tetti davvero particolari. Non ci siamo trattenuti tantissimo, era tempo di conoscere la prima città in cui passare la notte.
Tappa tre: Lagos
Lagos è un perfetto connubio tra autenticità e modernità. Tra tutte è quella che forse mi è piaciuta di più. La bellezza delle sue strade riccamente vestite di pietra, con i suoi disegni delicati mettono subito le cose in chiaro: sei nella patria delle Azulejos. E da qui in poi sarà un tripudio di mattonelle dipinte in tutti i modi possibili. Questa prima giornata è passata così, perdendosi tra le strade della città, mangiando una meravigliosa cataplana vicino al mare e poi immergendosi nella giovane movida portoghese la notte. Un’altra cosa è abbastanza tipica di queste zone di mare. All’improvviso, mentre ero nella piazzetta con il palazzo verde che vedi in foto, una signora anziana mi si avvicina: “Sei italiana?” mi chiede, e io rispondo di sì. Era una delle classiche expat d’Italia, di quegli anziani che prendono gli sforzi di una vita intera, condensati in una pensione modesta, e si trasferiscono qui in Portogallo. “Perché la vita qui è bella, è tranquilla, stiamo bene. Abbiamo tutto quello di cui potremmo avere bisogno. C’è un circolo di amici con cui tenersi compagnia, organizzare serate “. Mi racconta. “In Italia? Torniamo ogni tanto.“. Mi si è stretto un pugno intorno allo stomaco. Mi saluta con la mano, e va via, pronta per incontrare le amiche per una passeggiata.
Tappa quattro: Praia da Amoreira
C’è un altro motivo per cui il Portogallo è famoso, almeno in Italia, ed è il surf. Qui è un vero e proprio culto, era impensabile non andare alla Praia da Amoreira, una delle più popolari tra i surfisti. L’oceano è diverso rispetto a Cacela Velha, si fa freddo, vasto, con un bagnasciuga infinito. I servizi per noleggiare tutto l’occorrente funzionano a meraviglia: se vuoi, per un giorno puoi tentare anche tu di cavalcare l’Atlantico.
Il tramonto più ad Ovest d’Europa
Nel pomeriggio ci siamo spostati, avevamo un biglietto per lo spettacolo più incredibile di tutto l’Algarve: il tramonto a Capo Sao Vicente. In realtà sto scherzando, non si paga assolutamente nulla. Si raggiunge la zona del faro, questo è tecnicamente il punto estremo d’Europa. Qui, seduti tutti in religioso silenzio su una scogliera a picco sul mare abbiamo assistito ad uno dei tramonti più suggestivi di sempre. Il mare si estendeva a perdita d’occhio, tutto intorno, e il sole che sono abituata a vedere sempre piuttosto grande all’orizzonte, seduta su questa scogliera a picco sull’oceano mi è sembrata una stella davvero davvero lontana. Al calar del sole qualcuno si è abbracciato, qualche mano si è stretta un po’ più forte, e abbiamo capito che poi la bellezza della vita è tutta qui.
L’Algarve nella sua iconicità
Purtroppo quella sera abbiamo lasciato Capo Sao Vicente con un misto di delusione: il suo meraviglioso faro era in ristrutturazione, abbiamo perso un piccolo pezzo della magia del posto, ma la natura ha saputo sopperire abbondantemente a tutto il resto. Siamo tornati presto a casa perchè la tappa sette sarebbe stata molto impegnativa. Direzione: grotte di Benagil. Come arrivarci: in canoa. Queste grotte sono probabilmente la prima cosa che vedrai in Google Immagini quando cerchi l’Algarve. E sono davvero bellissime. La luce del sole filtra dal foro di questa enorme grotta. Il posto è indubbiamente meraviglioso, ma devo avvertirti che non vedrai mai dal vivo la suggestione delle foto che tutti ti mostrano online. La verità è che sono pesantemente ritoccate, non troverai mai questa grotta vuota, anzi. Era esageratamente piena di turisti, che come noi hanno noleggiato le canoe per poterla visitare. Vale comunque la pena, anche solo per allungarsi un po’ più avanti lungo le varie spiagge e spiaggette del posto.
Ponta da Pietade: l’Algarve più selvaggio
Una cosa che ti consiglio assolutamente di fare è di tornare a Lagos e noleggiare un servizio che ti porti a visitare tutti i faraglioni di Ponta da Pietade in barca. In circa un’ora i pescatori locali dell’isola ti portano a scoprire questo piccolo tesoro naturale fatto di rocce altissime a picco sul mare, a cui danno bonariamente dei nomi. Per loro sono volti di amici di lunga data: il bon bon, i due elefanti innamorati, e così via. L’Huffington Post qualche anno fa ha eletto questo angolo di Portogallo la spiaggia più bella del mondo, da ammirare almeno una volta nella vita. Il suo labirintico proseguire di cave, grotte, scogliere, insenature e fiordi è effettivamente uno scenario da lasciare senza parole.
Faro: la porta dell’Algarve
Di solito quando si pianifica il viaggio in Algarve, Faro è la prima città da visitare: è quella dotata dell’aeroporto più vicino a tutti i luoghi di cui ti ho parlato fino ad ora. Noi abbiamo fatto tutto il viaggio al contrario rispetto alla normalità per un motivo ben preciso: venivamo da Siviglia, e saremmo tornati lì. Faro è assolutamente incantevole, con i suoi pavimenti ancora lastricati, i tendoni tra le strade per ripararsi dal sole (qui quando fa caldo fa davvero caldo) e le casette con le azulejos. Tutto comunica armoniosamente con la natura di un posto tranquillo. Tutto l’Algarve è così: le orchidee crescono spontanee e selvagge tra le rocce dei faraglioni, e le cicogne fanno i nidi tra i tetti delle case. Alzate sempre lo sguardo verso l’alto, perché è assolutamente normale vedere nidi di cicogne arroccati tra i tetti. Ce n’è uno anche nella serie di foto qui sopra, riesci a scovarlo?
Quando, come, perchè
In Algarve ci sono stata i primi giorni di Settembre scorso, ed è stata una scelta azzeccatissima: molti dei turisti ormai erano andati via, il clima era ancora meravigliosamente caldo, e i voli li abbiamo pagati pochissimo. Ti consiglio proprio questa finestra per prenotare il tuo viaggio in questa terra meravigliosa che ogni volta, qualunque angolo ne visiti, mi incanta e strega. E mi fa venire voglia di prenotare l’ennesimo aereo per il Portogallo ancor prima di tornare a casa.
Questo è un viaggio che ho sentito particolarmente tanto da un punto di vista emotivo, è stato condiviso con una bellissima comitiva, completamente improvvisata. Dovevamo scegliere 5 persone che sarebbero partiti con me e il mio ragazzo verso questa avventura. Non potevamo scegliere compagni di avventura migliori. Qualcuno era un amico di sempre, qualcuno è partito senza conoscere nessuno, qualcun altro non vedeva l’ora di scoprire quanto seccante fosse mantenere i nostri ritmi di viaggio. E mi fa proprio piacere concludere così questo (forse troppo) lungo racconto: ringraziando loro che hanno reso questo viaggio veramente speciale.
Next?
Il mio viaggio in Portogallo finisce qui, ma quello per la Spagna è appena iniziato! Ti aspetto nel prossimo articolo, prepara le nacchere perché si va a Siviglia!
Proprio vero che il Portogallo è un Paese di grande fascino. L’Algarve è sicuramente il suo gioiello e merita un viaggio dedicato. Bellissima Lagos e i faraglioni di Ponta da Pietade
Devi sapere che è un anno a questa parte che praticamente torno sempre o in Spagna o i Portogallo, e ogni volta , in ogni suo angolo, mi incanta e mi rapisce . E mi fa venire voglia di prenotare l’ennesimo biglietto per scoprirne un nuovo angolo. Ponta da pietade è qualcosa che non si riesce a descrivere a parole ❤️
Visitare l’Algarve è uno dei miei sogni e come hai fatto tu vorrei visitarla quando i turisti sono pochi. Mi segno le tappe del tuo viaggio nella speranza di andare presto anch’io in questo luogo fantanstico