Ravello si trova a circa 300 metri sul mare. Incastonata tra le montagne dei monti Lattari della Costiera Amalfitana. La sua storia inizia 2000 anni fa, ma divenne tale solo tempo dopo, con le repubbliche Marinare.
Durante la conquista normanna infatti, la città decise di restare fedele al popolo normanno, e non più ad Amalfi, che la definì “Rebello”. Da qui il nome Ravello.
Ravello fu fondata nel V secolo come luogo di rifugio dalle scorrerie dei barbari che segnarono la caduta dell’Impero Romano ma, secondo la leggenda, vi immigrarono alcuni patrizi amalfitani in seguito ad uno scontro tra più fazioni della classe alta amalfitana, che sfociò quasi in una guerra civile.
La tradizione racconta che Ravello, come tutti gli altri centri della Costiera Amalfitana, risale all’arrivo di un gruppo di nobili romani, giunti qui in seguito al naufragio della propria nave lungo le coste della Dalmazia, avvenuto mentre si recavano a Costantinopoli. Le tracce archeologiche, anche se molto limitate, fanno pensare ad una frequentazione già in epoca classica con qualche villa, come se ne contano sulla costa.
Meno conosciuta di Amalfi e Positano, è molto celebre però per le sue meravigliose ville, Villa Rufolo e Villa Cimbrone. Villa Rufolo viene addirittura citata nel Decameron di Boccaccio. Anni fa Ravello è divenuta Patrimonio Unesco, nonchè città della Musica con il suo auditorium, costruito da Oscar Niemeyer.
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