Ecosostenibilità a piccoli sorsi: 24 bottles

Ecosostenibilità a piccoli sorsi: 24 bottles

Vi avviso. Quello che segue è un argomento che mi sta a cuore. Molto a cuore.
Quindi oltre ad essere stato un piacere poter dialogare con l’azienda che sto per presentarvi, per me è stato un vero onore. Sì, un onore, perchè questi ragazzi di Bologna ci hanno messo tutto in questo loro progetto, e sono veramente onorata di averli conosciuti. Ormai lo sapete, sono la donna delle premesse, una volta fatta, si può cominciare sul serio.

Viviamo in un mondo veloce, in cui il termine “usa e getta” è di uso frequente, frequentissimo, così come il termine consumismo. Un’altra parola che ormai è diventata l’incubo di tutti? Sostenibilità. Dobbiamo maturare, essere in grado di evolverci senza precludere lo sviluppo e il benessere delle generazioni future. Sarà che ho appena finito di seguire il corso di Energetica all’università, in cui ci hanno assillato, lezione dopo lezione, riguardo la pressante necessità di trovare una soluzione all’enigma del secolo: come ottenere il fabbisogno energetico di cui abbiamo disperatamente bisogno mettendo fine all’incessante inquinamento che il nostro pianeta sta subendo. Quanta CO2 stiamo producendo? Quanta di questa CO2 era evitabile? Quanto stiamo inquinando? Quale sarà la soluzione che ci aiuterà a salvare il pianeta e ci consentirà di rinunciare alle risorse non rinnovabili?
L’ecosostenibilità è una scelta, che va fatta giorno dopo giorno, dai gesti più banali, come evitare l’uso scriteriato della plastica, a gesti più complessi, come prendere i mezzi pubblici o una bicicletta per spostarsi in città. E non a caso ho citato le bottigliette di plastica.
Le usiamo tutti, le compriamo ogni giorno ai distributori perchè abbiamo sete, ne compriamo sempre di nuove perchè una volta che hai bevuto diventano inutilizzabili. E il ciclo del consumismo riparte il giorno successivo. Un’azienda bolognese ha preso a cuore proprio questo aspetto del nostro stile di vita, cercando di correggere questa cattiva abitudine che riguarda l’idratazione.

Scopo principale di 24 Bottles è proprio quello di ridurre il severo impatto ambientale ed ecologico che le bottigliette di plastica hanno nelle nostre vite. Ogni attività umana, purtroppo, richiede una costante produzione di CO2,sta a noi però migliorare le nostre abitudini quotidiane, al fine di limitare i nostri danni e preservare il pianeta.

L’azienda bolognese ha progettato una bottiglietta dall’aspetto veramente d’impatto: bella, di design ma funzionale, in acciaio inox affinchè sia igienica ed adatta allo scopo. 24 bottles vuole sostituirsi alla bottiglietta di plastica che ogni giorno andiamo a comprare ai distributori, per essere l’oggetto essenziale da tenere in borsa o nello zaino, durante ogni uscita che facciamo. La bottiglietta esiste in diversi formati, da 500 mL e da 1L , termica e non. C’è una varietà di colori e modelli tra cui scegliere che vi farà letteralmente innamorare. Dai colori pastello molto in voga quest’anno alle stampe più fantasiose, alla collezione Stone che è un vero capolavoro (potete vedere un esempio della collezione pastello e della collezione stone nelle fotografie. L’azzurra è pastello, la verde è Stone)
Le bottiglie sono leggerissime, da vuote pesano soltanto 117 grammi, l’acciaio inox è il 18/8, per chi sta preparando l’esame di Tecnologia dei Materiali lo sa, si tratta di un acciaio austenitico, che presenta nella composizione diversi elementi pregiati, cosa che rende il prodotto più costoso della norma, ma eccellente da un punto di vista organico. Oltre a presentarsi molto leggere, sono anche estremamente resistenti, indistruttibili. Io ho provato due bottiglie da 500 ml non termiche, e hanno una “autonomia” termica di 2-3 ore (stiamo parlando di questi primi giorni di Giugno a Napoli) .
Sono progettate però con un’apertura ampia per permettere anche di inserire eventualmente cubetti di ghiaccio, e avere acqua veramente fresca. Se poi volete una durata super, c’è sempre la bottiglietta termica. In realtà potrete usarla per qualsiasi cosa, non solo per l’acqua, anche per le tisane d’inverno e così via.

La cosa che più di tutto mi ha colpita è certamente il fatto che questa bottiglia vuole ricordarci, giorno dopo giorno, il suo scopo. Oltre al logo, troverete stampato su ogni bottiglia un numero: -0,08 . E’ la quantità di CO2 che  viene risparmiata ogni volta che si sceglie di riempire nuovamente la bottiglia anzichè comprare una nuova bottiglietta di plastica monouso. 80 grammi di CO2. Che vi sembrano pochi, assolutamente nulla, ma guardati in prospettiva, se ognuno facesse una scelta consapevole, diventerebbero tantissimi.

“Ma scusa, io per produrre una bottiglia in acciaio comunque spreco energia e produco CO2!” 

Sono certa che l’avete pensato, e siete furbi, ottima osservazione, vuol dire che state seguendo il mio ragionamento. C’è un ma: non funziona esattamente cosi. La virtù di questa azienda risiede proprio in questo: con la collaborazione di Reteclima, hanno fatto uno studio dettagliato su quanto “pesa” in termini di CO2 la produzione di una bottiglia di 500 mL sull’ambiente: 543 grammi.
Alla faccia del contenimento di CO2! E’ quanto sei bottigliette monouso!
Vero, in realtà però, ogni volta che si produce una bottiglietta 24 bottles, si provvede al ripopolamento internazionale, cosa che potrete controllare voi stessi nella loro pagina dedicata alla sostenibilità del progetto, dove trovate i codici di tracciamento.

Ci siamo innamorati tutti di 24Bottles, non conosco persona che l’abbia provata e sia rimasta delusa. Per qualsiasi altra informazione potete comunque andare sul sito ufficiale  , dove trovate lo shop online per poter ordinare la vostra bottiglietta, oppure semplicemente curiosare tra le varie collezioni e la gamma di accessori disegnata per il trasporto.

Di seguito le fotografie che ho realizzato per il brand.

 

 

 

 

 

 

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