Sono rimasta di sasso di fronte alla bellezza di questa città che vive, respira e dorme sull’acqua, ed è’ stata una giornata intensa quella in cui abbiamo visitato Venezia. Update: mi ha rapito così tanto che ci sono tornata. La prima volta fa riferimento a settembre, la seconda ai primi di marzo. La cosa incredibile è che ho beccato ben due condizioni meteo diverse: la prima volta ha piovuto moltissimo, la seconda ho avuto la fortuna per un paio di ore di poter apprezzare il sole in piazza San Marco, dopo di che ho visto la città finire ingoiata dalla nebbia. Dire suggestivo è dire poco. Cosa abbiamo visto in due giorni?
Venezia e l’acqua alta
La città di Venezia è stata per più di un millennio capitale della Repubblica omonima, e proprio per questo motivo è conosciuta ancora tutt’oggi come La Serenissima. Come ho già detto, è un miracolo sull’acqua a causa del suo clima, della perenne convivenza col fenomeno dell’acqua alta. In maniera ciclica, a causa di una serie di concomitanze di fenomeni quali l’alta marea, il vento e una pressione atmosferica critica, Venezia si allaga. Ma nonostante questo, vive la sua vita di cittadina fiorente, artistica, visitatissima.
Problema turismo
Venezia è la terza città italiana più visitata. Purtroppo se hai intenzione anche tu di visitarla, qualunque sia il periodo dell’anno che scegli, devi prepararti psicologicamente all’idea che dovrai sgomitare tra orde di cinesi impazziti con le reflex, aste da selfie selvagge davanti ai monumenti più importanti. Dovrai metterti in coda anche per poter fare una foto al ponte di Rialto, che comunque in foto risulterà super affollato di turisti che fanno a loro volta la coda per fare la foto al Canal Grande. Insomma, il livello è questo. Se invece soggiorni a Venezia, e vuoi produrre scatti davvero belli e suggestivi, l’alba ti sarà davvero di grande aiuto. E’ infatti l’unico momento valido per ottenere fotografie di architettura senza cinesi scorrazzanti (se c’è qualche cinese qui in mezzo: ti prego non mi odiare). Se ancora non hai prenotato, ti consiglio di leggere questa guida in cui ti spiego come soggiornare in tutta comodità con Bestwestern.
Giocare d’anticipo: prenotazioni online
Visitare Venezia in una sola giornata è davvero impossibile. E’ un museo a cielo aperto, come per tutte le grandi città il primo grande consiglio che mi sento di darti è prenotare i siti che vuoi visitare online, così da non fare le code una volta arrivati. Per la Basilica di San Marco in determinati periodi dell’anno è possibile prenotare la visita in anticipo, così come per il campanile e via discorrendo. Questo articolo è una somma di due visite, diciamo che il percorso che ti illustro puoi farlo in due giorni, con la massima calma e senza fretta, gustandoti la città calle per calle.
Stazione di Santa Lucia
Arrivati in treno, la prima cosa che vedi è questa splendida chiesetta dalla cupola verde. E’ la Chiesa di San Simeone Piccolo. Venezia è già ai tuoi piedi, il Canal Grande scorre davanti a te. Andiamo a San Marco.
Consiglio: devi sapere che ci sono due linee. La prima è quella turistica che gira per il Canal Grande. Al mattino, soprattutto nel fine settimana, c’è una fila pazzesca. L’altra linea, è quella cittadina, viene usata soprattutto dai locali per andare al lavoro, non passa per il Canal Grande, si chiama San Zaccaria. Nel giro di pochi minuti, è arrivato il nostro traghetto, abbiamo fatto il giro non turistico e 20 minuti dopo circa eravamo a Piazza San Marco. Il traghetto turistico lo abbiamo preso al ritorno. Il giro dell’andata non è stato spettacolare, ma ci ha permesso comunque di vedere più da vicino la Giudecca.
Piazza San Marco
Lo chiamano il salotto di Venezia e ti consiglio di prenderlo davvero molto sul serio. Cerca di esplorare ogni angolo di questa piazza. Sai che è l’unica in tutta la città ad avere il titolo di piazza? Ci sarà un motivo.
Conosci il Danieli? E’ l’hotel più lussuoso di Venezia, lo trovi proprio all’uscita dai traghetti. Tra tanti altri Hotel. Che ha di particolare? Spingi la bussola di legno, lasciala girare, entra nella hall. E sogna. E stai tranquillo, la hall è visitabile, non ti sto mettendo in nessun pasticcio. L’unica cosa che posso dirti, è che i receptionist sono di un’antipatia unica. L’albergo è bello, vale la pena dare uno sguardo, ma il livello umano qui dentro è davvero scadente.
Visto il Danieli, lungo la strada verso piazza San Marco, trovi il ponte dei Sospiri. La cosa bella è che ad Enzo non è piaciuto per niente, infatti pensava che quello non fosse il ponte dei Sospiri. “Perchè un ponte tanto brutto e claustrofobico porta un nome così romantico?” mi ha chiesto. Io in effetti lo trovo molto particolare e romantico. Ma ovviamente ho dovuto sgomitare contro mille cinesi per vederlo. E’ un ponte unico nel suo genere, collega il palazzo Ducale al palazzo delle Prigioni. Il suo nome lo deve ai poeti europei. Questi ultimi immaginavano i sospiri dei condannati alla prigionia che venivano definitivamente trasferiti alle carceri. La vista da questo ponte era l’ultimo brandello di mondo per i condannati, che si lasciavano andare ad un debole sospiro prima di andare incontro al loro destino.
Non c’è niente di romantico in tutto ciò in effetti, ma è bello davvero.
Palazzo Ducale
Lo splendido Palazzo Ducale è anche noto come Palazzo dei Dogi. Direttamente attaccato al Ponte dei Sospiri, è un gioiello dell’architettura, ed ennesimo simbolo di come diverse culture e diversi periodi storici si siano fusi armonicamente per dare vita a un capolavoro.
Esattamente quanto è bello fuori, è bello e ricco dentro. Le sale sono state decorate dai più grandi maestri italiani, come Tiziano e Tintoretto. Il palazzo è visitabile, il biglietto costa 13 euro circa, ma per ovvi motivi logistici io mi sono limitata ad ammirare la facciata esterna.
Piazza San Marco (stavolta per davvero)
E’ il salotto di Venezia e il suo padron de casa è il campanile di San Marco. Nel giro di poche centinaia di metri si viene completamente travolti da una serie di monumenti splendidi. La Basilica, il miglior esempio per me di connubio tra Oriente ed Occidente, il Campanile di San Marco, e poi tutto lo splendido porticato che raccoglie a sè la piazza. Proprio qui sotto trovate tra i più cari e prestigiosi negozi di Venezia, tra cui anche lo storico Cafè Florian.
Fotograficamente parlando, ti consiglio di prenderti davvero tutto il tempo che ti serve per girare la piazza con calma, guardarla da cima a fondo. Se pernotti a Venezia, ti consiglio di girarla con calma in giornata, e poi ritornarci al mattino presto per fare le fotografie. La Basilica è un tripudio di dettagli, ma dall’altro lato della piazza regala anche splendidi scatti a tutta figura.
L’interno della Basilica
Siamo riuisciti, domenica, ad entrare miracolosamente a visitare la Basilica. Ti consiglio assolutamente di farlo. Abbiamo visitato il museo e il terrazzo. Il museo è una raccolta immensa di pezzi di storia della Basilica, puoi osservare da vicino la Quadriga in trionfo, un gruppo di cavalli in bronzo appartenuti addirittura ai maestri di Costantinopoli, ed arrivati fino a noi. E poi ovviamente dipinti, quadri, arazzi di ogni scuola. Ovviamente, la cosa che lascia sempre più sorpresi è la veduta dalla terrazza. Il costo del museo e della terrazza è di 5 euro. Sempre. Per una veduta completa della basilica, una volta terminata la visita, passeggia sotto i porticati della piazza per trovare l’angolazione che più ti piace, e poi ammira la splendida Torre dell’Orologio che dà inizio ai porteghi e sotoporteghi veneziani.
La torre delle Ore
Soprannominati cosi per il loro colore bruno, posti alla sommità della Torre su una terrazza, i Mori sono due statue di bronzo raffiguranti due pastori, che battono con una mazza le ore su una grande campana. La torre è di epoca rinascimentale, la puoi visitare, ma devi prenotare. La visita di consentirà di avere uno sguardo unico sulla piazza, ma soprattutto di vedere più da vicino gli splendidi meccanismi che compongono il quadrante in smalto blu e oro. Quest’ultimo non solo indica le ore, ma anche i moti del sole e le fasi lunari. La visita ha un costo di 12 euro. Indovina chi non aveva prenotato?
onte di Rialto
E’ il più conosciuto, l’altro grande simbolo di Venezia. E’ da sempre il simbolo della mercatura e degli affari della zona più antica della città, in cui ci sono i mercati più caratteristici. Lo sapevi che in principio questo ponte era in legno? Solo dopo tanti anni, anche per via delle botteghe che lo abitavano, fu deciso di ricostruirlo in pietra. La vista dal Canal Grande è splendida da qui, ma dovrai sgomitare tantissimo per riuscire ad accaparrarti un posto alla balaustra. Ma ne vale la pena.
Ti consiglio davvero di fare un giro e guardare i negozietti, molto caratteristici, ma soprattutto di passeggiare intorno al ponte, di guardarlo da tutte le angolazioni. Regala scorci stupendi proprio dove non te lo aspetti.
Fondaco dei Tedeschi
Fermo lì. Stavi davvero andando via da Rialto? Non te lo consiglio, perché proprio qui, accanto al ponte, c’è un mega centro commerciale di lusso. E’ il fondaco dei tedeschi. E’ l’instaplace degli instaplaces per eccellenza. Se vai a Venenzia e non sali qui su a fare una foto, puoi anche evitare di dire che sei stato a Venezia. E’ un posto che ti consiglio davvero di visitare. Seppure le fotografie scattate da qui siano parecchio inflazionate, la vista che godrai non lo è assolutamente. Un tempo era un locale adibito ai commerci dei mercanti tedeschi che arrivavano a Venezia. Dopo tante peripezie è stato convertito in un centro commerciale di lusso, e la terrazza è stata adibita a punto panoramico della città. La visita è assolutamente gratuita, ma siccome è un posto molto visitato, chiedono sempre di prenotare la visita in modo da sfoltire la fila sul piano. La fila è comunque scorrevole, nel giro di 15 minuti eravamo in terrazza. Siamo riusciti ad entrare giusto in tempo: l’ultimo raggio di luce stava lasciando Venezia, e intorno a noi, da questa terrazza altissima, abbiamo visto la nebbia inghiottire poco a poco la città e il Canal Grande.
“Chiudi gli occhi camminando: ascolta la babele delle lingue dei turisti di tutto il mondo concentrati lungo cinquanta metri di calle”
Tiziano Scarpa
Io non avrei saputo dirlo meglio. Il resto è stato tutto un passeggiare, perdersi nei vicoletti, trovare scorci davvero suggestivi e ponticelli tranquilli da cui sentire il rumore delle gondole. Venezia secondo è sopratutto questo: quel suo cuore intimo in cui la maggior parte dei turisti non arriva, un po’ per pigrizia un po’ per stanchezza, un po’ perchè ci si attarda sempre attorno ai monumenti più grandi. E perdendosi perdendosi tra vicoletti vari, arriviamo a
Scala dei Contarini del Bovolo
E’ definita il gioiello nascosto di Venezia, sognavo di vederla da settembre dell’anno scorso e finalmente ci sono riuscita. Pensa: una scala a chiocciola, che sale imponente tra le calli di Venzia, con il suo gusto gotico. Fatta costruire dalla famiglia Contarini, per manifestare la loro ricchezza e potenza, è diventata il simbolo stesso di questa famiglia. E’ cosi magnifica e imponente che da quel momento la famiglia Contarini è stata chiamata Contarini del Bovolo. In veneziano il bovolo è proprio la chiocciola, la struttura infatti ricorda il guscio di una lumaca. Riaperta due anni fa dopo un lungo restauro, è finalmente visitabile, insieme a una mostra dedicata a Tintoretto. Il prezzo è di 6 euro.Quella che è straordinaria è stata la veduta di Venezia dall’ultimo piano della torre. Purtroppo però era ormai tardi quando siamo arrivati alla Scala. La nebbia aveva già ingoiato tutta la città, diventata un unico spesso manto bianco.
Libreria Acqua Alta
Tornando a parlare di instaplaces va detto che c’è una libreria (che tu sicuramente conoscerai, vista la sua fama) a Venezia che è praticamente una tappa obbligata. Sto parlando della libreria Acqua Alta. Assolutamente unica nel suo genere, definirla particolare è un eufemismo. La libreria è composta da una serie di ambienti in cui i libri sono stipati nei modi più bizzarri: in colonne, librerie, barche, addirittura dentro una gondola sono collezionati tutti i libri dedicati a Venezia. Celebre è la scala costruita con tutti libri vecchi, su cui si può salire e fare le fotografie, o la poltroncina che affaccia su un canale in cui passano le gondole. Qui hanno le cartoline più belle di tutta Venezia.
Le mani di Lorenzo Quinn
E’ l’installazione di Lorenzo Quinn, si chiama “Supporto“. Enormi mani spuntano dal Canal Grande, come testimonianza dei danni fatti alla Laguna, al suo clima sempre più in pericolo. Come quelle mani, è dovere di ognuno di noi, in quanto esseri umani, tutelare e supportare una realtà patrimonio dell’umanità.
Io ne ho avuto una vista fugace da traghetto che da piazza San Marco mi ha riportato alla Stazione di Santa Lucia, esattamente si trova alla fermata Ca’ d’Oro, dove potrai fermarti per dare uno sguardo più attento a questa installazione che mi ha davvero riempito il cuore. Non amo particolarmente l’arte moderna, ma questa volta mi sono dovuta ricredere. Se non sbaglio, hai ancora poco tempo per poter guardare questa installazione, se non erro a fine Novembre non ci sarà più. Quindi, MUOVITI.
Hai qualche giorno in più?
Come puoi ben immaginare, manca una quantità disumana di cose da fare o vedere a Venezia. Se tu hai la possibilità di trattenerti più a lungo, allora ti lascio una lista di altri monumenti e posti da visitare assolutamente. Ovviamente tutti quelli elencati prima, se possibile, visitali all’interno, resterai a bocca aperta.
- La Biennale –
- Ca’ d’Oro
- Gran Teatro la Fenice
- Ca’ Pesaro
- Mercato di Rialto
- Campanile di San Marco
- Torre dell’Orologio
Spero che ti abbia fatto venire voglia di fare immediatamente un biglietto per Venezia, e di andare finalmente a visitare questo piccolo miracolo sull’acqua.
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