I termini color grading e color correction sono sulla bocca di chiunque tratti fotografia e videomaking. Ma cosa indicano? Di cosa stiamo parlando? C’era una volta il cinema, prima in bianco e nero, poi in tutti i colori possibili. Pastello per le storie d’amore, tetro per i film dell’orrore, estremamente carico per i thriller. E allora accadde che la fotografia prese in prestito dalla Settima Arte questa capacità di creare il giusto mood, di dare quella giusta carica empatica ad uno scatto. Creare storie esclusivamente basandosi sul colore. Il color grading divenne la chiave di volta per l’interpretazione fotografica. Ma è solo la conclusione di un processo, iniziato dalla color correction. In questo post voglio proprio parlarti del primo step, e quindi parliamo di:
Differenza tra color correction e color grading
Facciamo una precisazione. Il color grading e color correction sono due cose ben diverse.
La color correction è il primo passo dello sviluppo di una fotografia: per capirci, è tutto quello che fai nel primo pannello di Lightroom, correggere l’esposizione, le ombre, le luci, e il bilanciamento del bianco. Volgarmente, può essere fatta bene o male, è una questione tecnica. Si dice fatta bene quando l’immagine è ben esposta e il bilanciamento del bianco è corretto. La color correction è una cosa oggettiva, decreta la capacità di una post-produrre una fotografia.
Qual è il principio di una color correction
Un tipico esempio di color correction è quando dimentico il bilanciamento del bianco della mia macchina fotografica su un certo valore di temperatura colore, vado a post produrre l’immagine e mi rendo conto che è troppo calda o troppo fredda. O ancora, quando la fotografia è sottoesposta o sovraesposta. La color correction è il primo step del tuo processo di produzione, e avviene tramite il primo pannello di Lightroom o di Camera Raw. Ti parlerò di Lightroom, ma vedrai che i comandi sono perfettamente duali. La prima cosa che fai in color correction è controllare che il bianco sia bianco, che temperatura e tinta siano coerenti con l’immagine. Come ti dicevo, se non usi il bilanciamento del bianco automatico, allora sicuramente dovrai stare attento sì in fase di scatto, ma soprattutto in post produzione. Facciamo un esempio pratico: questa fotografia.
Ho preso questa immagine d’esempio perché è la più indicativa. Avevo lasciato il bilanciamento del bianco in manuale, ad una temperatura veramente elevata per un tramonto (10000K). Dalla foto originale di sinistra si intuisce però che quel tono così caldo non è veritiero: leggerissimamente si intravede l’azzurro del cielo sopra le nuvole. Per una buona correzione devo recuperare quel blu, e ristabilire quindi le giuste tonalità che l’occhio umano ha percepito e la macchina fotografica no.
Passaggi per fare la color correction in Lightroom
La prima cosa da fare è sempre controllare che la foto sia correttamente esposta e dopo di ciò passare ai bianchi, ai neri e alle luci. La presenza del sole ha richiesto una gestione delle alte luci e soprattutto del bianco. non l’avessi fatto la fotografia sarebbe risultata bruciata in alcuni punti. Ho aperto poi lievemente le ombre per guadagnare un po’ di dettaglio sulle barche, ma senza esagerare. Il rumore digitale avrebbe compromesso la qualità della foto già scarsa (è stata scattata da dietro un finestrino del treno). Come ho fatto quindi a correggere l’azzurro del cielo? Tramite il filtro lineare, il quarto simbolo partendo da sinistra sopra il pannello Basic.
Se sei un po’ più pratico puoi ora andare a gestire il contrasto della fotografia dalla curva dei toni, oppure scegliendo l’opzione di default di contrasto che più ti aggrada.
Conclusioni
Fatto questo il tuo lavoro di color correction, quindi di correzione del file RAW è praticamente concluso. Tutto quello che ti ho spiegato fino ad ora è semplicemente frutto di studio ed esperienza personale, non vuole sostituirsi a un corso di post produzione professionale, anche perché non ne ha l’autorevolezza. Se sei arrivato fino a qui spero di esserti stata d’aiuto, ci vediamo la prossima settimana. Nel prossimo articolo passeremo al secondo step del processo: il color grading, ovvero la scelta “artistica” dei colori.
Hai altri 5 minuti?
Nel prossimo post ti voglio parlare di color grading, è inevitabile quindi nominare i celeberrimi preset di Lightroom, e del perché sono utilissimi ma anche estremamente pericolosi per il processo creativo in camera chiara. Ti spiego perché i preset possono essere un limite alla tua creatività.
Fermo lì, come sei messo con le basi della fotografia? Se sei agli inizi, ti consiglio i migliori libri per imparare a fotografare.
Pinnami!